Adozione a distanza di un bambino
Con un contributo mensile di 30 euro, che garantisce anche il pagamento di parte dell’affitto del centro diurno e delle utenze, si permette ad un bambino di crescere gettando le basi per un generalizzato miglioramento sociale; gli vengono garantiti 3 pasti caldi al giorno, le cure sanitarie, le spese scolastiche (materiale e tasse) e un abbigliamento decoroso.
Adozione gruppo famigliare
Sempre con un contributo mensile di 30 euro è possibile il sostegno di un gruppo famigliare che avrà un aiuto costante per le necessità primarie come cibo, assistenza sanitaria, affitto per un alloggio decoroso.
La voce di chi ha un bimbo in adozione
Con amore ho fatto un’ adozione a distanza di un paio di bambini maldasci che sono accolti dall’associazione Omeo Bon Bon e che sono affidati alle cure amorevoli di Tony Vasco e del suo gruppo di aiutanti.Ho adottato un bambino insieme a mia mamma e uno assieme a due mie care amiche. Questa è stata per me una doppia scelta d’amore creativa che darà i suoi frutti.L’adozione a distanza è un grande atto d’amore, è l’espressione dell’amore che non ha confini e che può giungere in ogni dove, toccando altri esseri umani con la sua carezza gentile.Sono felice della scelta che ho fatto.
Anna Grammatica
Da qualche anno ho adottato un bimbo a distanza. Il bimbo si chiama Sitraka e vive in Madagascar, presso Omeo Bon Bon. Purtroppo lo conosco solo attraverso le fotografie. Vorrei tanto un giorno poterlo abbracciare. Chissà se non deciderò di andarlo a trovare di persona! Quando lo guardo sono sempre più felice di averlo adottato, avendogli così dato la possibilità di crescere più sereno e in un ambiente protetto. Penso così di aver contribuito a dargli una vita migliore.
Agnese Manassero
Omeo Bon Bon è un organismo vitale formato da una miriade di sentimenti d’amore, di speranza e forza di volontà. Ha un cuore pulsante chiamato Tony, Daniela, Emanuele e Massimo i quali dedicano ogni giorno parte della loro vita a far si che più bambini possibile possano tornare a sorridere.
I bimbi sono al bordo della strada, ti chiedono un pezzo di pane, forse l’unica cosa che mangeranno oggi. Abbandonati a loro stessi e ad una vita che non si può definire tale. Ci vuole coraggio a guardare gli occhi di questi bimbi e trattenere la commozione, una forza d’animo che strazia il cuore, l’indifferenza però a questo punto fa ancora più male.
Giancarlo Robaldo