Il Madagascar non corrisponde all’ Africa dell’ immaginario collettivo, arida e brulla, con savane o giungle impenetrabili. E’ un paese dove la natura è potente e rigogliosa, è un paese dai colori forti, accesi, decisi. Mi colpiscono sempre, ad ogni viaggio, il rosso della terra, fertile, ricca, viva, il verde acceso di una vegetazione lussureggiante che si tende verso un cielo ancora azzurro e pulito, i colori sgargianti di un’ infinità di fiori splendidi e profumati che crescono spontanei ovunque e i cieli notturni illuminati da stelle giganti. Ma il Madagascar è anche un paese di forti contraddizioni e di grandi difficoltà. Accanto all’abbondanza e alla magnificenza di questa natura vi è tanta povertà, sporcizia, condizioni igieniche molto spesso precarie, sfruttamento, bambini che nascono e vivono mendicando sui marciapiedi di strada, malnutrizione e miseria mentale oltre che materiale, mancanza di affidabilità e di senso di responsabilità degli adulti.
E poi c’è Omeo bon bon, una realtà luminosa e molto ben radicata a Fianarantsoa, una delle città più povere del Madagascar, un’ esplosione di vita, di gioia, di entusiasmo, di potenzialità, che travolge, nutre, riempie il cuore e tocca in profondità chiunque ne venga in contatto, anche i viaggiatori di passaggio. Bambini, ragazzi di strada e adulti che hanno alle spalle condizioni di vita e famigliari di grande sofferenza, dai padri completamente assenti e madri che per lo più non hanno di che vivere, lasciate sole con tanti figli, spesso di padri diversi. E Omeo bon bon con un caldo abbraccio accoglie questi bambini e se ne prende cura, con pazienza, costanza e calore, offrendo loro non soltanto cibo e lezioni scolastiche ma attenzione, affetto, educazione; educazione al rispetto di sè stessi e della vita, alla condivisione, alla responsabilità e alla dignità. Omeo bon bon offre a questi bambini un’alternativa possibile alla miseria e al degrado, non soltanto materiale, dà loro la possibilità di scoprire e coltivare i propri talenti e di sperimentare altre possibilità di vita. E agli adulti offre un lavoro stabile, giustamente remunerato, un contratto di lavoro che dà garanzie (contributi, ferie, malattia), condizioni non così scontate nella realtà del Madagascar. Non sempre queste opportunità vengono colte, c’è anche chi dopo aver frequentato Omeo bon bon per qualche tempo, decide di tornarsene in strada a mendicare. Non sempre e non per tutti è possibile sostenere il cambiamento, anche se può essere difficile da comprendere. Ma anche questo fa parte della libertà di scelta di ognuno che Omeo bon bon rispetta, senza nulla imporre.
Non è un lavoro facile quello di Toni. Ogni giorno, tutti i giorni, devono essere riaffermati valori come accoglienza, responsabilità, cura, benevolenza, perdono, compassione, nonostante le innumerevoli difficoltà. Ma la tenacia, la pazienza e soprattutto la ferma volontà di affermare il bello, il buono e il vero sono il motore che lo sostiene e lo sospinge ogni giorno e che fa sì che Omeo bon bon sia la realtà luminosa, vitale e accogliente che è.
Grazie Toni, fratello e amico, esempio concreto di cura e rispetto per la vita, compassione e accoglienza.
Con grande affetto e riconoscenza.
Daniela