di Emanuele Morandi
Mi sono approcciato a questa realtà nel 2014 per la prima volta, per poi tornare con la mia ragazza, mia attuale moglie, nel 2017.
Che dire… Trovo difficoltà a scrivere ciò che ho vissuto emotivamente, non è semplice…
Nel 2014, tornato già da qualche anno dall’India, scelgo di effettuare un esperienza di volontariato. Mentre scartabellavo su internet, un progetto cattura la mia attenzione: Madagascar a Fianarantsoa, e parto per la meta…
Ero esaltato nel mettere a disposizione le mie capacità a uno scopo diverso da quello lavorativo, per donarle ai bimbi del posto; poi mi sono reso conto che è stato molto più quello che loro hanno lasciato dentro di me…
Ho vissuto un esperienza ricca di emozioni e momenti indimenticabili che porto con me e conservo con cura.
I loro sguardi, i loro sorrisi, la loro simpatia, le preghiere, i loro sogni echeggiano ancora nella mia mente.
Un luogo dove la mia anima ha riscontrato una certa serenità, anche se privato di tutte le comodità che la nostra società può offrire.
Non nascondo che il rientro a casa è stato emotivamente un pò difficile, ma ricco di tante riflessioni e utile a una mia crescita.
Nel 2017 decido di scendere una seconda volta con la mia ragazza ed è stato un vero piacere rivedere i bimbi come erano cresciti, come maturavano la loro crescita mentale, i loro desideri e sogni.
Anche l’associazione Omeo Bon Bon era crescita sia in quantità che di qualità e questo progresso mi ha riempito di felicità.
Condivido pienamente il progetto e la gestione dei presidenti dell’associazione, Daniela, Emanuele e il mitico Tony.
Infatti da anni cerco di sostenerli dal Italia nel loro progetto, con qualche iniziativa pazza ma efficace.
Nella mia vita ho viaggiato tanto, ho visto posti incantevoli da lasciarti con il fiato sospeso, ma solo in uno ho lasciato il cuore. Non vedo l’ora di poter tornare a trovarli.
Un abbraccione a tutti i bimbi di Fianarantsoa, a Daniela, Emanuele e Tony
Emanuele Morandi